Catena di approvvigionamento

Trasporto di merci deperibili: verso soluzioni più responsabili

  • 27/09/23
  • 3 min

Mentre la pandemia da COVID-19 peggiorava i problemi sanitari relativi alla consegna di merci deperibili, le problematiche ambientali persistevano. Come scegliere di conseguenza un camion frigo. Opzioni per veicoli più ecologici adatti all’industria alimentare. Focus.

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Sebbene la sicurezza sanitaria sia diventata improvvisamente una priorità durante la crisi del coronavirus, al punto da porre in secondo piano tutto il resto, le problematiche ambientali restano una questione attuale per i veicoli commerciali che trasportano merci deperibili. Gli allestitori di veicoli refrigerati stanno quindi lavorando per offrire soluzioni più efficienti e rispettose dell’ambiente, per trasporti a lunga distanza, consegne presso negozi in città o privati a casa, ma sempre tenendo conto delle specifiche caratteristiche di refrigerazione.

 

Raffreddamento: esigenze specifiche

I veicoli che trasportano merci deperibili utilizzano più energia rispetto ad altri veicoli commerciali perché sono muniti di un’unità di refrigerazione. Richiedono attrezzature ad elevate prestazioni per generare e mantenere la temperatura adatta al carico e, pertanto, garantire l’integrità della catena del freddo. Dal momento che è difficile ridurre la perdita di energia causata dall’apertura degli sportelli quando il veicolo è fermo, gli allestitori stanno lavorando al miglioramento dell’isolamento della carrozzeria. Questa soluzione limita la necessità di raffreddamento e, pertanto, consente di risparmiare energia.

Per proseguire su questa strada, è possibile scegliere motori più ecologici. Il carico trasportato dal veicolo e la distanza da coprire determineranno la soluzione più adatta. In caso di distribuzione urbana, i veicoli completamente elettrici renderanno possibili le emissioni zero durante l’uso del mezzo. Il loro principale svantaggio? La portata massima limitata che non è sufficiente per trasporto e consegne a lunga distanza. Per ovviare a questo problema, un’alternativa importante è rappresentata dai veicoli che utilizzano gas naturale (in forma gassosa per medie distanze o in forma liquefatta per lunghe distanze), in combinazione con un generatore che funziona anche a gas o elettricità. Le loro emissioni di carbonio sono inferiori rispetto ai veicoli completamente diesel, soprattutto con i veicoli a gas naturale derivante da biomasse. È essenziale fare la scelta giusta della fonte energetica tra le varie soluzioni attualmente sul mercato, in modo da coniugare il rispetto per l’ambiente alla redditività economica.

Infine, poiché gli impianti di raffreddamento possono causare inquinamento acustico e poiché i veicoli di trasporto merci ecologici soddisfano requisiti più rigidi relativamente a tale tipo di inquinamento, il CO2 può essere utilizzato per scopi di raffreddamento senza rumore, oltre all’utilizzo dei motori elettrici.

 

Idrogeno: una strada per l’evoluzione futura

In futuro, si prevede un ampliamento della gamma di modelli a idrogeno. L’utilizzo di una cella a combustibile alimentata da questa energia alternativa permetterà di fornire l’energia necessaria per il raffreddamento. I prototipi di diversi produttori sono andati oltre le produzioni in piccola serie, come il semirimorchio raffreddato a idrogeno realizzato da Chéreau, in Francia, il primo al mondo, presentato nel 2019. Inoltre, si prevede che l’imminente arrivo di nuovi modelli di furgoni e camion che utilizzano tali fonti energetiche alternative abbia un effetto trainante e incentivi un boom di queste soluzioni per il trasporto “verde” e la distribuzione di merci deperibili.

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