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Consegne notturne: come gestire l’inquinamento acustico ?

  • 27/09/23
  • 4 min

Attualmente le normative consentono, per i mini-market urbani e per le imprese alimentari, di effettuare consegne notturne che liberano le strade durante il giorno. Guidare di notte con il traffico ridotto aiuta a ridurre l’inquinamento da emissioni, ma in queste ore più tranquille l’inquinamento acustico diventa più evidente. Esistono diverse misure che possono ridurre questo inquinamento acustico.

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Inquinamento acustico, una trappola da superare

La consegna notturna è a volte il requisito regolatore locale come modo per risolvere le difficoltà di parcheggio diurno e di traffico. Anche se essa deve essere fatta nel modo più silenzioso possibile, non è sempre facile limitare l’eventuale inquinamento acustico che può causare. I rumori legati alla guida, al lavoro del motore ed agli effetti aerodinamici, hanno numerosi impatti negativi sulla qualità della vita. Dal 1999, L’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) ha aumentato la consapevolezza dell’impatto del rumore sul sonno e sulla salute in generale. Raccomanda il limite di esposizione al rumore notturno di 40dB, basato su 8 ore di esposizione; una soglia difficile da rispettare dato che una strada con traffico può raggiungere rapidamente gli 80dB. Il rischio è tale che il Parlamento europeo è intervenuto con la direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale.

 

Di cosa stiamo parlando esattamente?

Quando ci riferiamo ai rumori notturni prodotti dai veicoli durante la consegna, possiamo identificare due fattori essenziali.

Quando il veicolo è in movimento, il suo rumore proviene da tre fonti: il rumore della strada, il motore e gli effetti aerodinamici. Quest’ultimo può essere ignorato, dato che le velocità di guida sono ridotte nelle aree urbane. D’altra parte, il rumore di guida non può essere dimenticato. Questo aumenta con la velocità, soprattutto sulle strade aciottolate. Mentre il rumore del motore è udibile anche da fermo, a questo si aggiunge il rumore creato dal condizionatore d’aria.

Durante la consegna vera e propria, sono i rumori causati dalla movimentazione che possono essere i più fastidiosi, come l’apertura delle porte degli autocarri, il sollevamento delle sponde montacarichi ed il movimento dei carrelli o dei transpallet, che producono scosse e rumori di grata quando vengono spinti lungo le rampe metalliche rimovibili utilizzate per attraversare, ad esempio, gradini e marciapiedi. Poiché ogni rumore ha un’origine identificabile, può essere trattato di conseguenza.

 

Riduzione del rumore

Fortunatamente, ci sono diversi aspetti su cui lavorare per ridurre il rumore. Per ridurre l’inquinamento acustico delle consegne, un trasportatore può intervenire sulle sue attrezzature e sulle modalità di utilizzo, ma anche sulla formazione del suo personale.

Il rumore del motore dipende dal tipo di motore utilizzato. Il più silenzioso è ovviamente quello elettrico, mentre il gas naturale (VGN) è più silenzioso del diesel. La casa costruttrice DAF offre una versione silenziosa dei suoi camion diesel per limitare il rumore nelle aree urbane. Il funzionamento del climatizzatore è rumoroso se effettuato dal motore a combustione. Può quindi essere preferibile utilizzare un’unità elettrica o criogenica.

La gestione del rumore dipende in parte anche dalla manutenzione delle apparecchiature. Il sollevatore a sponda mobile cigolerà se non viene fatta una adeguata manutenzione. Il pavimento del camion e la piattaforma del sollevatore a sponda possono essere rivestiti con superfici fonoassorbenti. I carrelli ed i transpallet possono anche essere dotati di ruote silenziose.

La natura dei beni ovviamente gioca il ruolo importante. Non ci si può davvero aspettare lo stesso livello di discrezionalità dal trasporto di bottiglie in casse come dalla biancheria piegata. Limitare consapevolmente la velocità a 30 km/h tra una consegna e l’altra riduce notevolmente il rumore di guida. Infine, la sensibilizzazione dei conducenti è fondamentale.

Va notato che gli sforzi di un vettore per limitare il rumore devono essere valutati ed evidenziati da etichette come Certibruit oppure Piek. Rilasciata in Francia da Cemafroid, l’etichetta Piek garantisce che le apparecchiature siano conformi alla soglia di rumore di 60 dB(A). Oltre a queste misure che possono essere adottate dai vettori, le autorità locali possono ridurre il rumore nelle città, o meglio assorbirlo, aumentando gli spazi verdi nell’ambiente urbano e utilizzando il calcestruzzo poroso per l’asfalto, che riduce significativamente il rumore stradale. Infine, va tenuto presente che molte città in Europa fissano anche i propri limiti di rumore, che garantiscono notti più tranquille ai cittadini.

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